Di Beatrice Fiaschi
Paul Gazza, al secolo Paul John
Gascoigne, ha militato nelle file della Lazio tra il 1992 e il 1995, giocando
nel ruolo di centrocampista con spiccate doti registiche e offensive. Classe
1967, ha esordito nel calcio che conta con il Newcastle nel 1985 restandovi per
tre anni, per poi accettare il trasferimento al Tottenham, squadra dove è
letteralmente esploso. A questo punto però, proprio nella stagione più
redditizia, quella del 1990-1991, un gravissimo infortunio al ginocchio lo
terrà lontano dai campi per un anno intero, subendo così uno stop che si temeva
definitivo. L’occhio lungo della Lazio lo
porta a Roma nel 1992.Paul Gascoigne ragazzino nelle giovanili del Newcastle |
Qui incanta tifosi e amanti del bel calcio con le sue
giocate talentuose e il dribbling fluido, conquistando definitivamente la
fiducia del pubblico con un goal d’esordio che profuma di leggenda. Domenica 29
novembre 1992: la Lazio sta perdendo il derby con la Roma passata in vantaggio
grazie alla rete di Giannini in un derby non particolarmente brillante quando
al minuto 86, dopo una buona ripresa della squadra bianco-celeste e il goal
fantasma di Diego Fuser, Paul Gazza firma uno straordinario pareggio di cui
solo chi è solito vivere le stracittadine a Roma può comprendere il valore
emozionale – oltre che sportivo – che una rete di questo tipo può
rappresentare, giunta nei momenti finali di gioco. Solo chi è un tifoso doc
forse ricorderà il pugno di Vujadin Boskov, all’epoca tecnico giallo-rosso,
scagliato contro la panchina dopo il colpo di testa vincente di Paul Gascoigne,
e il simultaneo sospiro di sollievo di Dino Zoff, un po’ tremolante all’epoca
sulla panchina laziale.
Il gol di Paul Gascoigne nel derby del 1992 |
Dopo l’esperienza nel campionato
italiano, Paul Gascoigne passa ai Rangers in Scozia dove vince come non mai in
carriera, poi ancora militerà nel Middlesbrough, nell’Everton, nel Burneley con
esigua presenza in campo e infine nel Boston, dopo una breve parentesi in Cina.
Proverà anche la carriera d’allenatore ma con scorso successo: certamente molto
meglio come giocatore.
Una volta appesi gli scarpini al
chiodo però iniziano i problemi. Genio del pallone dicevamo, sì, ma anche
personalità controversa e pervasa da un vizio funestante, quello dell’alcool.
Così il talentuoso Gazza sarà spesso sui giornali, ma non più su quelli
sportivi esaltanti le sue gesta, bensì sarà protagonista di desolanti fatti di
cronaca: spesso rinvenuto ubriaco e in stato confusionale, sovente ricoverato
in cliniche specializzate per percorsi di disintossicazione dalle quali più di
una volta sparisce, facendo perdere le sue tracce per la disperazione dei
familiari.
Dopo una serie di alti e bassi,
interventi chirurgici d’urgenza, dissesti finanziari e accuse di molestie,
Gascoigne torna però alla ribalta con dichiarazioni importanti relative al suo
impegno di tirarsene fuori e tornare a una vita sana e pulita. Così nel 2012,
in occasione della gara di Europa League tra Lazio e Tottenham, Gascoigne viene
invitato allo Stadio Olimpico per assistere al match in qualità di ex giocatore
di entrambe le compagini e, all’età di 45 anni, torna col cuore ai giorni di
gloria trascorsi a Roma con un indimenticabile giro di campo.
Gascoigne sotto la Nord in un Lazio-Tottenham del 2012 |
Il popolo bianco-celeste lo può così riabbracciare,
ricordando le sue magie ed esaltandone i valori tecnici espressi in campo in
quei giorni di luce estrema di un campione troppo spesso rimasto vittima del
suo tormentato buio interiore.
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