Di Fabio Caravello
Frammenti di Calcio avrebbe dovuto iniziare la sua attività ufficiale
dalla metà di Aprile, in realtà così sarà: le amarcord che da sempre ci
contraddistinguono sui social ma anche l’attualità, le statistiche e tanto
altro sul nuovo sito in rampa di lancio. Non potevamo però attendere con
indifferenza di fronte ad una notizia del genere astenendoci dall’omaggiare una
leggenda del calcio mondiale.
Il 24 Marzo 2016 è ufficialmente una data destinata ad entrare per sempre nelle ricorrenze che ogni appassionato di calcio e non solo, celebrerà puntualmente ogni 365 giorni.
Se n’è andata la leggenda: così era soprannominato Johan Cruyff negli
ambienti del Barcellona, ma quell’appellativo gli era stato comunemente affibbiato
dall’intero universo calcistico.
Il mito di Cruyff si consolidò negli anni 70, il suo incontro con l’allenatore
Rinus Michels fu fatale, la scintilla
che diede il la ad un nuovo modo di interpretare il gioco del calcio e i suoi
ruoli in campo coincide proprio con il loro incrocio, il calcio totale comincia
da lì.
Nel 1973 Cruyff lascia l’Ajax, un po’ per l’appagamento dovuto ai successi, un po’ per la delusione di non esser stato votato come capitano dai compagni di squadra, già, per chi non lo sapesse all’Ajax il capitano viene eletto a votazione. Ma l’elemento forse decisivo del suo approdo al Barcellona è la reunion col suo vecchio allenatore Michels, l’obiettivo è quello di riportare in auge i catalani esportando quel calcio totale con cui l’Ajax ha dominato in lungo e in largo in giro per il mondo. Lo scudetto tornerà in catalogna dopo 14 anni e nel frattempo, in quell’arco di tempo che va dal 1971 al 1974 Cruyff vince tre palloni d’oro e sfiora il titolo mondiale con l’Olanda, ribattezzata “arancia meccanica” (guidata proprio dal suo storico mister) , incantando per l’ennesima volta il mondo nel mondiale tedesco del 74.
Cruyff Pallone d'oro con la maglia del Barcellona |
Cruyff mentre si procura il rigore nella finale del 74 |
Nel 1985 inizia la sua carriera da allenatore, ripercorrerà le stesse tracce del suo cammino da calciatore (quelle più importanti s’intende), Ajax prima e Barcellona poi. Gli olandesi con lui in panchina, trionferanno in Coppa delle Coppe interrompendo un’astinenza europea durata quattordici anni, con gli spagnoli invece, oltre a quattro campionati consecutivi, una Coppa del Re e una Coppa delle Coppe, conquista la prima storica Coppa dei Campioni blaugrana nel 1992.
Il Barcellona campione d'Europa 1992 |
Seguiranno negli anni successivi una serie di alti e bassi con problemi di salute legati al fumo che lo spingeranno a prestare la sua immagine per una campagna della quale rimarrà indelebile lo slogan: “Nella mia vita ho avuto solo due vizi: uno, il calcio, mi ha dato tutto, l’altro, il fumo, stava per togliermelo”.
Col vizio del calcio hai dato tanto anche a noi, grazie di tutto
leggenda.
Nessun commento:
Posta un commento